PROGETTO DI RECUPERO: POGGIO FERRATO
CASA VACANZA OLTREPO' PAVESE
By Architetto Daniele ROTONDO
Corpo adibito al ricavo di tre unità di ca. 95 mq
(ENG) - RECOVERY PROJECT: POGGIO FERRATO
https://www.ledimoredipoggioferrato.com/
The project recovers the former Castelli property located in the upper part of the ancient italian borgo Poggio Ferrato (PV).
The property includes three stone and/or brick buildings, two of which have been designed new owing to the advanced state of decay they were found.
The Tower made entirely in stone,
the adjacent curtain and a small church at the head of the road evoke the urban traces of an old medieval village.
Irregular window cuts are arranged with careful composition to give the Tower a modern appearance, which fits well into the traditional context of the existing curtains.
This design traces the motifs of castle architecture typical of this territory and inspiring the "contemporary tower" that the project proposes.
TECHNICAL REPORT
The intervention as conceived envisages three distinct but connected buildings (A, B and C) with different construction characteristics.
Particular attention will be paid to the use of alternative and environmentally friendly energy sources.
In addition to the use of solar panels, climate engineering projects are being studied that exploit the circulation of air through tunnels and underground ducts for the exploitation of geothermal energy.
Sealed chamber fireplaces with ducted distribution will guarantee integration with the main thermal production system, which will thus have very limited use, if none at all in some cases, given the small size of the units.
The reconstruction will also allow the application of adequate insulating materials in compliance with regulations regarding energy savings.
This will help to limit energy needs and limit the consumption of polluting sources.
The intervention also wants to consider a consolidation of the entire sector.
The box level (all in reinforced concrete) will serve as an underlayment for the three buildings, but above all it will consolidate the raised area of the internal courtyard at the base, with benefits for the entire existing sector.
The location is also suitable for a transformation into a charming Relais & Châteaux, with fitness and Luxury Spa.
BODY A - the TOWER
It is composed of a three-level volume intended for residential use attached to an existing curtain, which is also for residential use.
Constructionally it was composed of stone walls and wooden floors and was in precarious static conditions. In some parts it was affected by initial flaking of the masonry with some stones detaching.
This body was entirely renovated through the almost total demolition and reconstruction with the re-proposal of the exposed stone on the facade through the reuse of the stone resulting from the demolition.
In this body a single housing unit is obtained with the three existing levels by adjusting only the tax quotas of the attics.
The roof is rectified flat to allow the creation of the Tower volume with the possibility of placing the planned solar panels on the same roof.
In this way the panels would be masked by the crowning of the roof, which would also act as a parapet for the solar slab created.
BODY B - the VILLA
Its use has always been as a barn/storage and clearing rooms. Even today you can glimpse the profile of the roof pitch that rose up to a height of 3.85 cm above the level of the internal courtyard.
The collapse of this volume has opened up a downstream perspective. The project takes inspiration from this view created and proposes the reconstruction of the body with a flat roof used as a hanging garden.
By keeping the height of the hanging garden low compared to the courtyard, the view downstream is safeguarded.
Two levels are created in the residual underlying volume: the first level against the ground is intended for garages and/or garages and is almost at the same level as Via Raminga.
The second level above the previous one and below the "hanging garden" is created as a residential and/or commercial unit.
A continuous balcony acts as a hinge between the three bodies, and supported by two stone volumes it generates a compositional link that proposes ancient flavors of stone walls bastion of the medieval villages.
BODY C - the BARN
This body was found in the best conditions. Once also used as a barn and/or partly as a storage room/stable, it would be completely recovered for residential use, leaving its current shell unchanged.
By filling the internal volumetric space, the closure of the third open side towards the courtyard is defined. At courtyard level, the use of a portico, typical of rural buildings and a meeting point for rural sociality, is safeguarded.
The former stable space towards Via Raminga is also converted into a residential unit.
The architectural choice on this body is to leave the current appearance as unaltered as possible, and therefore all the current openings are closed with windows and / or glass that leave their dimensions and characteristics unchanged.
The roof is proposed again with exactly the same profile and materials.
(ITA) - INTERVENTO DI RECUPERO: POGGIO FERRATO
L’intervento di recupero è l'ex proprietà “Castelli”, sita nella parte alta dell’antico borgo di Poggio Ferrato (Ponte Nizza – PV), sulla murata che prospetta verso nord e verso le colline di S. Albano.
Il comparto di proprietà è composto da tre corpi di fabbrica in pietra e/o mattone.
Di uno di questi tuttavia se ne intravedono solo le tracce poichè recentemente si è ridotto a rudere diroccato in stato di degrado. Il richiamo ai profili delle torri del corpo interamente in pietra con il suo contrafforte, la cortina adiacente e la chiesetta di testa sono tracce urbanistiche di un vecchio borgo medioevale.
Tagli di finestre irregolari disposti con attenta composizione danno al corpo “torre” un aspetto moderno che comunque ben si inserisce nel contesto di carattere tradizionale delle “cortine” esistenti.
Queste forme ripercorrono i motivi delle architetture castellane: merli slanciati e bocche di fuoco strette e lunghe, aperture di varie forme che corredano le facciate delle “torri” e dei “castelli” di questo territorio sono gli elementi formali ispiratori della “torre contemporanea” che il progetto propone.
RELAZIONE TECNICA
L’intervento così come pensato riguarda tre corpi (A, B e C) di fabbrica distinti ma collegati con diverse caratteristiche costruttive.
Particolare attenzione verrà rivolta all’utilizzo di fonti energetiche alternative e ecocompatibili. Oltre all’utilizzo di pannelli solari sono allo studio progetti di ingegneria climatica che sfruttano la circolazione dell’aria attraverso cunicoli e condotti interrati per lo sfruttamento dell’energia geotermica.
Camini a camera stagna con distribuzione canalizzata garantiranno integrazione all’impianto di produzione termica principale che avrà così un utilizzo limitatissimo, se non in alcuni casi nullo vista la dimensione contenuta delle unità.
La ricostruzione inoltre consentirà di applicare materiali isolanti adeguati nel rispetto normativo in tema di risparmio energetico e questo contribuirà a limitare il fabbisogno energetico e limitare i consumi di fonti inquinanti.
L’intervento ha anche considerato l’aspetto di consolidamento di tutto il comparto. Infatti il livello a boxes (tutto in c.a.) servirà da sottomurazione ai tre corpi di fabbrica, ma soprattutto consoliderà alla base il rialzato della corte interna con beneficio per tutto il comparto esistente.
La location è idonea anche per una trasformazione in un Relais & Châteaux di charme con fitness e Luxury Spa.
CORPO A - la TORRE
E' composto da un volume di tre livelli con destinazione a residenza attaccato ad una cortina esistente anch’ essa ad uso abitativo.
Costruttivamente era composto da murature portanti di pietra e solai in legno e versava in condizioni statiche precarie e in alcune sue parti è stato interessato da iniziali sfaldamenti della muratura con alcuni distacchi di pietre.
Questo corpo viene ristrutturato attraverso la quasi totale demolizione e ricostruzione con la riproposizione della pietra a vista in facciata mediante il riutilizzo del sasso derivante dalla demolizione.
In questo corpo si ricava un'unica unità abitativa con i tre livelli esistenti rettificando solamente le quote di imposta dei solai.
La copertura viene rettificata in piano per permettere la realizzazione del volume a ”torre” con la possibilità di appoggiare sulla stessa copertura i pannelli solari previsti, in questo modo i pannelli verrebbero mascherati dal coronamento di copertura che fungerebbe anche da parapetto per il lastrico solare creatosi.
CORPO B - la VILLA
Trovato in stato diroccato, la sua destinazione è sempre stata di fienile/locali di deposito e sgombero. Ancora oggi se ne intravede il profilo della falda di copertura che si ergeva fino alla quota di h 3.85 cm oltre al piano del cortile interno.
Il crollo di questo volume ha aperto una prospettiva verso valle. Il progetto prende spunto da questo affaccio creatosi e ripropone la ricostruzione del corpo con una copertura piana adibita a “giardino pensile”.
Mantenendo bassa la quota del “giardino pensile” rispetto al cortile si salvaguarda la “vista” a valle.
Nella volumetria sottostante residua si realizzano due livelli: il primo livello controterra è a destinazione boxes e/o rimesse ed è quasi in quota alla via Raminga. Il secondo livello soprastante al precedente e sottostante al “giardino pensile” viene realizzato come unità abitativa e/ o commerciale.
Un balconata continua prospiciente l’unità abitativa svolge il compito di cerniera fra i tre corpi e appoggiato a due volumi di pietra (blocco scale esterno del corpo B - contrafforte/terrazza del corpo A) genera un legame compositivo che ripropone antichi sapori di muri di bastione dei borghi medioevali.
CORPO C - il "GRANAIO"
E' il corpo trovato più in buono stato. Una volta adibito anch’esso a fienile e/o in parte a locale di sgombero/stalla, viene completamente recuperato ad uso abitativo lasciando inalterato il suo involucro attuale.
Riempiendo lo spazio volumetrico interno si definisce la chiusura del terzo lato aperto verso cortile. A quota cortile viene salvaguardata la destinazione a ”portico” tipica delle costruzioni rurali e punto di incontro della socialità agreste.
Lo spazio ex stalla verso la via Raminga viene anch’esso recuperato a unità abitativa. La scelta architettonica su questo corpo è quella di lasciare più inalterato possibile l’aspetto attuale e quindi tutte le aperture attuali vengono tamponate con serramenti e/o vetrate che ne lasciano inalterate dimensioni e caratteristiche e la copertura viene riproposta esattamente con lo stesso profilo e materiali.
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03/10/2022
CASA VACANZA OLTREPO' - PROGETTO DI RECUPERO - ARCHITETTO DANIELE ROTONDO - ARCHITETTURA
Indirizzo
Via Ramniga, 18-6, 27050 Poggio Ferrato PV, Italia
Pavia, Italia
20125
Orario di apertura
Lunedì | 09:00 - 17:00 |
Martedì | 09:00 - 17:00 |
Mercoledì | 09:00 - 17:00 |
Giovedì | 09:00 - 17:00 |
Venerdì | 09:00 - 17:00 |
Sabato | 09:00 - 17:00 |
Domenica | 09:00 - 17:00 |
Telefono
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